Rutèlli, Francésco

uomo politico italiano (Roma 1954). Ha avviato la propria carriera politica nel Partito Radicale, di cui è stato segretario (1981) e nelle liste del quale è stato eletto per la prima volta deputato (1983). A partire dal 1990 ha aderito al gruppo dei Verdi e, nel maggio 1993, è stato, anche se solo per pochi giorni, ministro dell'Ambiente del governo Ciampi. Nel dicembre dello stesso anno è stato eletto sindaco di Roma, carica che si è visto riconfermare anche nel 1997. All'inizio del 2001 si è dimesso per dedicarsi, in qualità di leader dell'Ulivo e della neonata formazione della Margherita, alla campagna elettorale per le politiche del maggio seguente, in cui è stato sconfitto dalla coalizione guidata da Berlusconi. Ha poi proseguito il suo impegno all'interno della Margherita, di cui è stato eletto presidente nel marzo 2002 e riconfermato nel 2004; nello stesso anno è stato inoltre nominato coordinatore della lista Uniti nell'Ulivo, formazione nella quale la Margherita si presentava all'elezioni europee di quell'anno. Nel 2006, in seguito alla vittoria alle elezioni legislative del centrosinistra, veniva nominato vicepresidente del consiglio e ministro dei Beni Culturali nel nuovo governo Prodi. Nel 2007, nell'ultimo congresso della Margherita, veniva riconfermato presidente, carica durata fino allo scioglimento del movimento nel Partito Democratico. Nel 2008 si candidava alle elezioni per il sindaco di Roma, ma veniva battuto da G. Alemanno, mentre veniva eletto al Senato. Nel 2009 pubblica il pamphlet La svolta. Lettera a un partito mai nato, nel quale criticava il Partito Democratico, e con il quale annunciava di fatto la sua uscita dal PD. Nello stesso anno fonda, insieme ad altri fuoriusciti dal PD il partito centrista Alleanza per l'Italia. Nel 2010 è tra i fondatori di un nuovo coordinamento tra gruppi parlamentari, chiamato Nuovo Polo per l’Italia, comprendente Alleanza per l’Italia, Unione di Centro e Futuro e Libertà per l’Italia, e nel 2011 ne diventa il presidente. Alla fine del 2012 si riavvicina al centrosinistra, ma decide di non candidarsi alle elezioni politiche del 2013, abbandonando la vita politica. Da allora ha presieduto alcune associazioni volte alla tutela della cultura e dell’ambiente. Dal 2016 è presidente dell’Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali. Nel 2017 ha conseguito la laurea in Pianificazione e Progettazione del Paesaggio e dell’Ambiente. Dal novembre 2019 è presidente dell’Institute of European Democrats, fondazione no-profit legata al Partito Democratico Europeo. Rutelli è autore di alcuni saggi, tra i quali Dieci anni al Duemila (1989), Memoria, bellezza e futuro (2008); Non è vero (2011); Cultura, energia inesauribile (2014); Rinascere dalle distruzioni (2016); Contro gli immediati (2017); La diplomazia culturale italiana (2018).

 

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