Rutini, Giovanni Marco Plàcido

compositore italiano (Firenze 1723-1797). Studiò (1739-44) a Napoli con di Leo e Fago, al Conservatorio della Pietà; fu poi attivo a Praga (1748), a Berlino (1756), di nuovo a Praga, poi a Pietroburgo (1758-62) come maestro di cembalo e direttore d'orchestra. Tornato in Italia (1762), divenne a Bologna membro dell'Accademia filarmonica e amico di padre Martini; visse gli ultimi anni a Firenze, pur compiendo frequenti viaggi nelle città italiane dove venivano rappresentate le sue opere. La sua importanza sta soprattutto nelle composizioni per clavicembalo, tipicamente “galanti” e caratteristiche del Settecento italiano. Il figlio Ferdinando (Modena 1767-Terracina 1827) fu suo allievo e pubblicò anch'egli musica per cembalo, oltre a trii e cantate, e fece rappresentare con successo opere buffe.

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