Sèrgi, Sèrgio

antropologo italiano (Messina 1878-Roma 1972). Figlio di Giuseppe, collaborò col padre e nel 1916 gli succedette nella cattedra di antropologia all'Università di Roma; dal 1926 diresse la Rivista di antropologia. Tra le sue ricerche, rivolte soprattutto alla sistematica antropologica, emergono gli studi di morfologia comparata del cervello nei gruppi umani e nei primati. Rilevanti inoltre le sue indagini di paleoantropologia; a lui si deve una fondamentale classificazione filogenetica degli ominidi. È stato il massimo studioso dei reperti fossili rinvenuti in Italia, argomento cui dedicò molte memorie. Tra le sue opere: Cerebra Hererica (1909), Crania Habessinica (1912), Le reliquie di Garamanti (1936).

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