Sèrvio Tùllio

(latino Servíus Tullíus), re di Roma, secondo la tradizione dal 578 al 535 a. C. Esistono su di lui due diverse tradizioni, una romana e una etrusca: la prima lo vuole figlio di una nobile latina, prigioniera di guerra, e allevato in casa di Tarquinio Prisco cui sarebbe succeduto; la seconda lo identifica invece con il condottiero etrusco Mastarna che, scacciato dall'Etruria, avrebbe occupato Roma divenendone poi re. Il suo nome è legato ad alcune grandi riforme, prima fra tutte il nuovo ordinamento centuriato che, superando la precedente struttura gentilizia dello Stato, veniva a integrare in esso anche gli immigrati in città dalle vicine contrade in continuo aumento. La riforma, che utilizzava per il servizio militare i ceti più abbienti, consentì anche di allargare i quadri dell'esercito cui Servio Tullio diede struttura nuova, ricopiandola dalla tattica oplitica greca. A lui risale anche la prima cinta muraria di Roma lunga ca. 7 km. Servio Tullio, la cui figura fu considerata quasi come quella di un secondo fondatore di Roma, rappresenta il momento in cui la civiltà latina, impregnatasi, attraverso il contatto con il mondo etrusco, di cultura greco-orientale, prese l'avvio per la sua espansione spirituale e politica. Secondo quanto è tramandato dalla leggenda egli finì ucciso per mano del genero Tarquinio il Superbo.

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