Sìrio (astronomia)

la stella α Canis Majoris (costellazione Cane Maggiore), la più luminosa nel cielo, dopo il Sole, con una magnitudine apparente visuale di -1m,6. Il suo tipo spettrale è A0 e la classe di luminosità V. La temperatura superficiale è dell'ordine di 10.000 K e l'irradiazione è 23 volte più intensa di quella solare. Rispetto al Sole, S. è 2,4 volte più massiccio e 6 volte più voluminoso. Costituisce sistema binario con Sirio B, celebre nana bianca, primo esemplare riconosciuto di questa classe peculiare di stelle, dotata di magnitudine visuale 8m,7 e di periodo di rivoluzione pari a 49 anni 11 mesi 20 giorni. Questo sistema binario, con i suoi 8 anni luce di distanza, è fra i prossimi al Sole. Perturbandosi reciprocamente, i due astri si spostano nel cielo con un moto proprio annuo di 1‟,324 e si allontanano alla velocità di 8 km/s; il sistema di Sirio fa parte della corrente stellare dell'Orsa Maggiore. Il sorgere di Sirio indicava, presso gli Assiri e gli Egizi, l'inizio dell'anno. L'analisi del moto orbitale della coppia Sirio A-B ha più volte lasciato sospettare la presenza di una debole sorgente perturbativa incognita, un terzo corpo definibile come Sirio C. Negli anni Trenta, l'ipotesi venne affrontata dall'italiano F. Zagar, futuro direttore dell'osservatorio Brera-Merate, sulla base di una lunga serie di osservazioni astrometriche. Ultimamente, il sospetto sembra aver raggiunto il 90% di attendibilità ed essersi concretizzato nella presenza di un astro non visibile, orbitante attorno all'astro maggiore con un periodo di 6,3 anni. La massa attribuibile a Sirio C è assai piccola – 0,05 volte quella del Sole e di Sirio B e sembra posta al limite considerato inferiore per gli astri di rango stellare. Si tratterebbe pertanto di una minuscola nana rossa avente luminosità presumibilmente non superiore alla 15a magnitudine, milioni di volte inferiore a Sirio A. L'analisi computerizzata sulla stabilità dei modelli dinamici ha fatto escludere, a due astronomi francesi, l'eventualità che il piccolo astro possa gravitare intorno a Sirio B (come era stato supposto in un primo momento). In ogni caso, l'estrema prossimità al fulgore di Sirio A (3" d'arco di massima separazione angolare) pone seri ostacoli all'individuazione ottica di questo possibile terzo membro del sistema. Se poi esso fosse rappresentato da una nana bruna, l'emissione superficiale sarebbe confinata nella banda della radiazione termica, e solo le tecniche di rilevamento proprie all'astronomia infrarossa avrebbero qualche speranza di successo .

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