Sachs, Nelly

poetessa tedesca (Berlino 1891-Stoccolma 1970). Di famiglia ebrea, nel 1940 riuscì a fuggire con la madre in Svezia, con l'aiuto della scrittrice Selma Lagerlöf. Il destino di Israele sta al centro dei suoi drammi e della sua lirica, che risente anche della poetessa espressionista E. Lasker-Schüler e dell'ultimo Rilke, ma soprattutto del linguaggio dei profeti e del ritmo dei salmi, dell'influenza della cabala e del cassidismo. Nelle raccolte liriche del dopoguerra, In den Wohnungen des Todes (1947; Nelle dimore della morte), il cui titolo allude ai campi di sterminio nazisti, Sternverdunkelung (1949; Oscuramento delle stelle), Und niemand weiss weiter (1957; E nessuno sa di più), Fahrt ins Staublose (1961; trad. it. Al di là della polvere), Späte Gedichte (1965; Poesie tarde), la struttura dominante è la dicotomia mistica di luce e tenebre, polvere (a cui furono ridotti gli ebrei nei forni) e immortalità della speranza e del patto di Israele con Dio. Il misterioso destino del popolo ebraico è al centro della raccolta di scene Zeichen im Sand (1962; Segni nella sabbia), anch'essa divergente, al pari della lirica, da ogni corrente espressiva del dopoguerra. Nel 1966 ha ottenuto il premio Nobel, insieme con S. J. Agnon.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora