San Giovanni Bianco

Indice

comune in provincia di Bergamo (29 km), 448 m s.m., 31,45 km², 4996 ab. (sangiovannesi), patrono: san Giovanni Evangelista (27 dicembre).

Centro della media val Brembana, situato alla confluenza del torrente Enna nel fiume Brembo. Libero comune nel sec. XII, appartenne ai Visconti (sec. XIV), a Pandolfo Malatesta (sec. XV) e, infine, alla Repubblica di Venezia (1428).§ Il nucleo storico è caratterizzato dalla presenza di sei ponti (tre passano il torrente Enna e altrettanti il Brembo) e dalla parrocchiale di San Giovanni Evangelista, ricostruita nell'Ottocento su disegno di G. Berlendis. Interessante è la canonica (sec. XV, ampliata nei sec. XVI e XVII), con all'interno dipinti di scuola bergamasca e di C. Ceresa (1609-79), nativo del luogo. Nella piazza è il monumento in ferro (1895) al soldato Vistallo Zignone, che nel 1495 donò al paese una spina della corona di Cristo.§ Accanto all'agricoltura e all'allevamento bovino (con produzione lattiero-casearia), ormai poco praticati, si è sviluppata l'attività turistica, richiamata dal paesaggio montano incontaminato e dalla possibilità di escursioni. L'industria opera nei settori meccanico (in particolare dei sistemi frenanti), siderurgico, energetico (centrale elettrica), cartario e dei materiali per l'edilizia.§ Nella frazione di Oneta si trova la cosiddetta “casa di Arlecchino” (sec. XV), abitazione che la tradizione vuole appartenne ad Alberto Naselli, detto “Zan Ganassa”, celebre interprete, nel Cinquecento, della maschera della Commedia dell'Arte.

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