Schutting, Julian

scrittore austriaco (Amstetten 1937), vive e lavora a Vienna. L'opera di Julian Schutting (Jutta Schutting prima del cambiamento di sesso nel 1989) abbraccia svariati generi letterari, dalla lirica alla prosa, al saggio filosofico. Ha esordito nel 1973 con il volume di poesie In der Sprache der Inseln (Nella lingua delle isole) per poi cimentarsi con la prosa nella novella Baum im O. (Albero a O.). Notevole interesse ha riscontrato il racconto autobiografico Der Vater (1980; Il padre) in cui analizza il suo rapporto con un genitore al di fuori delle norme e delle convenzioni. Apprezzato dalla critica anche il romanzo Hundegeschichte (1986; Storie di cani). L'esperienza della fotografia nella quale si era dapprima specializzato si riflette anche sulle opere letterarie della maturità tra le quali si annoverano Reisefieber (1988; Smania di viaggiare) in cui attimi fuggenti, ansie, desideri vengono colti in una sorta di istantanea. Come la prosa anche la poesia rivela carattere sperimentale. In essa prevalgono i giochi linguistici tendenti a focalizzare gli aspetti del quotidiano posti in relazione con le esigenze e il punto di vista di chi li osserva. Tra le raccolte di liriche si ricordano: Lichtungen (1976; Radure), Liebesgedichte (1982; Poesie d'amore) Aufhellungen (1990; Schiarite) e Das Eisherz sprengen (1996; Rompere il cuore di ghiaccio). Ha pubblicato anche Jahrundertnarben (1999; Le ferite del secolo) e Dem Erinnern entrissen (2001; Sradicarsi dai ricordi). Ha vinto numerosi premi letterari viennesi e austriaci, tra cui il Premio culturale della città di Vienna (1988).

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