Serpènte Monetàrio Europèo

nome con cui si indica l'accordo sottoscritto a Basilea nell'aprile 1972 tra i Paesi industrializzati dell'Europa occidentale per contenere le fluttuazioni dei cambi delle rispettive monete entro una banda limitata di oscillazione rispetto al dollaro (l'accordo arrivava dopo la fine del sistema di Bretton Woods, sancita con la dichiarazione di inconvertibilità del dollaro in oro nell'agosto 1971). Ciascuna banca centrale si impegnava a intervenire in modo che il proprio cambio non fluttuasse più del 2,25% da una parità centrale rispetto a qualunque altra moneta del Paese partecipante all'accordo. Il serpente monetario non ha avuto vita facile: nel giugno 1972 la Gran Bretagna decideva di abbandonarlo, seguita nel febbraio 1973 dall'Italia e nel gennaio 1974 dalla Francia. Quest'ultima poi vi rientrava nel 1976, ma, dopo il realizzarsi di un'ulteriore crisi, si ebbe ancora un abbandono. Nel 1979 l'idea di cambi fissi alla base del serpente monetario veniva istituzionalizzata con la nascita dello SME (Sistema Monetario Europeo).

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