Sieroszewski, Wacław

scrittore polacco (Wólka Kozłowska 1859-Piaseczno 1945). Esiliato in Siberia, osservò la vita delle tribù jacute, cui dedicò il romanzo Ai confini delle foresta (1894) e lo studio etnografico Dodici anni nel paese dei jacuti (1896). Da viaggi in Caucaso, Cina, Manciuria e Corea trasse ispirazione per opere quali Risztau (1899), In fondo alla sventura (1899), Il diavolo di oltremare (1903), L'amore del samurai (1926), in cui descrisse efficacemente ambienti esotici, esprimendo le proprie simpatie per gli indigeni oppressi. Nel 1959 è uscito, postumo, il volume delle sue Memorie.

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