Simonétta, Francésco, detto Cicco

uomo politico (Caccuri, Catanzaro, 1410-Pavia 1480). Entrato al servizio di Francesco Sforza, lo seguì nella guerra per la conquista del ducato di Milano. Da lui fu nominato governatore di Lodi (1449), signore di Sartirana (1451) e di altri feudi, e suo segretario e consigliere. Ma all'ombra del grande capitano non ebbe modo di far emergere tutta la sua saggezza politica, così come era avvenuto con Galeazzo Maria e, dopo l'assassinio di questi (1476), con la vedova reggente Bona di Savoia, della quale fu fedele e onnipotente ministro. Dopo averla salvata dalla congiura dei cognati (1477), che fece bandire dal ducato, non poté impedire che ella cadesse nella rete ordita da Ludovico il Moro, il quale, tornato a Milano, lo fece arrestare (1479) e decapitare.

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