Solouchin, Vladimir Alekseevič

poeta e narratore russo (Alepino, Vladimir, 1924-San Pietroburgo, 1997). Nato in campagna, divenne il cantore della natura e della vita agreste (La pioggia nella steppa, 1953; Come bere il sole, 1961; Vivere sulla terra, 1965; Le foglie d'autunno, 1970; L'argomento, 1972). La descrizione lirica della sua terra ricorre spesso anche nelle prose (I sentieri di Vladimir, 1957; Una goccia di rugiada, 1960; Farfaro, 1966; Favole liriche, 1967; La terza caccia, 1967; Un giorno d'inverno, 1969; Il mestolo d'argento, 1971, e La condanna, 1976). Ha quindi pubblicato la raccolta poetica Canizie (1977), i racconti Miele sul pane (1978) e Madre-matrigna (1980), nonché il romanzo La severa Marina (1978). Ha curato anche i saggi Il tempo di raccogliere le pietre (1980) e Continuazione del tempo. Lettere da vari luoghi (1984), viaggio all'interno della Russia.

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