Stangerup, Henrik

scrittore e regista cinematografico danese (Copenaghen 1937-1998). Proveniente da una famiglia di letterati, subì inizialmente l'influenza del neorealismo. Esordì con alcune raccolte di racconti tra cui Il viaggio del piccolo Hab (1958) e Verde e nero (1961). Nel 1968 scrisse il suo primo romanzo di successo, La serpe in seno, vicenda umoristica e in parte autobiografica. Dopo Menzogna su menzogna (1971), di argomento religioso, pubblicò L’uomo che voleva essere colpevole (1973), romanzo di atmosfere orwelliane: in quest'opera Stangerup prende di mira la concezione eccessivamente collettivistica dei governi socialdemocratici europei, attraverso la figura del protagonista, un assassino rimesso in libertà e curato in una clinica psichiatrica, che pretende invece di essere condannato per affermare nella colpa la propria individualità. Negli anni successivi Stangerup realizzò una trilogia ispirata al pensiero di S. Kierkegaard: Lagoa santa (1981), storia di un giovane naturalista danese reso folle dalla sua aspirazione di svelare l'enigma dell'esistenza, È difficile morire a Dieppe (1985), e Fratello Jacob (1991), romanzo sulla scoperta, da parte di un frate francescano, della religiosità suggestiva degli Indios Maraschi del Messico. Tra le opere cinematografiche si ricorda in particolare La terra è piatta girato nel 1977.

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