Strigifórmi

sm. pl. [da strige+-forme]. Ordine (Strigiformes) di Uccelli comunemente indicati come rapaci notturni. Hanno una grossa testa con occhi molto sviluppati, posti in posizione frontale anziché laterale, e circondati da dischi concentrici di penne, detti dischi facciali. Il becco, piuttosto breve, è molto robusto e adunco, recante alla base numerose vibrisse; le zampe hanno quattro dita, tre rivolte in avanti e una all'indietro, tutte munite di robuste unghie ricurve; morbidissimo e denso è il piumaggio. Gli Strigiformi conducono un'esistenza notturna, cacciando con volo silenzioso soprattutto micromammiferi, roditori e insettivori, ma anche insetti e altri invertebrati, uccelli, pipistrelli, che localizzano tramite l'udito finissimo piuttosto che con la vista. Le parti indigeribili della preda vengono rigettate sotto forma di ammassi compatti, cilindrici o tondeggianti, detti borre. Nidificano tra i rami o nel cavo degli alberi, nelle rientranze dei muri, in cunicoli sotterranei; dalle loro uova nascono dei piccoli uniformemente ricoperti da un soffice piumino. Vengono suddivisi nelle famiglie degli Strigidi e dei Titonidi.

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