Stritar, Josip

poeta, narratore, drammaturgo e critico letterario sloveno (Podsmreka, Velike Lašče, 1836-Rogaška Slatina 1923). Fondò nel 1870 la rivista culturale Zvon (La campana) che divenne il principale foglio letterario sloveno. La prima raccolta di Poesie (1869) fortemente influenzata dalla filosofia di A. Schopenhauer rivela un cupo pessimismo e un eccessivo sentimentalismo che si riscontrano anche nelle sue opere in prosa. Polemiche e battagliere sono invece le raccolte Sonetti viennesi (1872) e Lettere di Prešeren dai Campi Elisi (1872). La sua prosa, scarsamente originale, si ispira per lo più agli scrittori e ai poeti dell'età preromantica e romantica, a J. Rousseau, O. Goldsmith, J. W. Goethe, H. Heine ecc. I racconti e romanzi principali di Stritar sono: Zorin (1870), Il signor di Valpacifico (1876), Rosana (1877), Sodnikovi (1878). Particolarmente vasta è la sua opera critico-letteraria: spetta a Stritar il merito di aver rivalutato la poesia di F. Prešeren nella fondamentale Introduzione alle Poesie di Prešeren (1866). Altri testi critici e saggi pubblicati nelle riviste contemporanee sono: Lettere critiche (1867-68), Discorsi letterari (1876-77), Lettere viennesi (1895-96). Essi hanno un valore soprattutto storico-culturale.

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