Tórre Santa Susanna

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comune in provincia di Brindisi (28 km), 72 m s.m., 54,78 km², 10.614 ab. (torresi), patrono: santa Susanna (11 agosto).

Centro situato nel Tavoliere di Lecce. Fu probabilmente fondato nel Medioevo dagli abitanti di Oria, che per difendere il grano, che qui depositavano, vi costruirono alcune torri di avvistamento. Queste, con il castello, vennero distrutte dai Saraceni (1256), ma furono ricostruite da Carlo d'Angiò nel 1281. Il borgo nel sec. XV fu infeudato ai Guarini, passando poi, tra gli altri, agli Albrizzi e ai Filo di Altamura.§ Al sec. XIII risale il castello, con due torrioni quadrati alle estremità, molto rimaneggiato in seguito e nel sec. XVII trasformato in residenza signorile. La chiesa matrice, dedicata alla Vergine e infine a Santa Susanna, fu edificata nel Trecento, ma subì vari rimaneggiamenti fino al sec. XVIII. Al margine dell'abitato è il santuario di Santa Maria di Galaso, eretto nel sec. XV su una cripta basiliana da cui proviene l'affresco staccato della Madonna col Bambino, posto sull'altare maggiore.§ L'agricoltura, che produce uva da vino (aleatico di Puglia e primitivo di Manduria DOC), olive, ortaggi e tabacco, l'industria (alimentare, meccanica e dell'abbigliamento) e l'allevamento (ovini, caprini, bovini e suini) compongono il quadro economico. È attivo l'artigianato (legno, ferro battuto e ceramica).§ Nei dintorni è la chiesa bizantina di Santa Maria di Crepacore, di cui sussistono i resti nella masseria Le Torri: la struttura originaria fu costruita con blocchi megalitici squadrati e con cupole a forma di trullo.

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