Tenebriònidi

sm. pl. [dal latino tenebrío -ōnis, che sfugge la luce]. Famiglia (Tenebrionidae) di Insetti ColeotteriPolifagi della sezione Eteromeri che comprende ca. 16.000 specie, gran parte delle quali adattate alla vita nelle regioni desertiche. In Italia ve ne sono ca. 250 specie dalle livree poco appariscenti e dai costumi notturni. Hanno capo sferico, antenne corte o medie, ali membranose; le larve sono cilindriche con mandibole e mascelle robuste. Particolarmente note le specie che vivono nei granai, nei magazzini ecc.; quelle del genere Blaps sono frequenti nei substrati di sassi e ruderali e nelle cantine; i Phaleria vivono nelle cantine; i Tribolium infestano derrate alimentari; i lucifugi Tenebrio (per esempio Tenebrio molitor), dalle larve coriacee e allungate, invadono substrati di disparata origine, specie ammassi di sfarinati di cereali. I Tenebrio, facili da allevare, hanno dato origine a una piccola industria per provvedere di larve vive uccelli insettivori e pesci in cattività.

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