Generalità

Territorio dell'Africameridionale nell'estrema sezione sudorientale del continente; affacciato a E all'Oceano Indiano.Già territorio sudafricano, il Transkei formò dal 1963 uno dei bantustan assegnato agli xhosa che lo popolano. Stato indipendente (Iripabliki ye Transkei, 41.600 km²; capitale Umtata) dal 26 ottobre 1976, non è mai stato riconosciuto dall'ONU nè dall'OUA. Dal 1994 il territorio del Transkei è stato riassorbito a tutti gli effetti in quello della Repubblica Sudafricana, nella Regione del Capo Orientale. Secondo la Costituzione, entrata in vigore il giorno dell'indipendenza, capo dello Stato era il presidente della Repubblica, eletto per 7 anni dall'Assemblea Nazionale, cui spettava l'esercizio del potere legislativo e che era costituita da 150 membri, per metà eletti ogni 5 anni a suffragio universale, per metà scelti fra i tradizionali capi tribù. Il potere esecutivo spettava al governo, formato dal primo ministro e dai vari ministri. Nel 1987 il Governo del Paese era stato assunto da un comitato popolare che aveva sospeso la Costituzione e sciolto l'Assemblea. Lingua ufficiale era lo xhosa; religione prevalente quella protestante.

Geomorfologia

Il territorio, essenzialmente montuoso, si appoggia sul versante esterno dei Drakensberg o Monti dei Draghi, l'imponente catena che segue il margine orientale dell'Africa meridionale. Profondamente intaccato dall'erosione, il Paese è solcato da una serie di piccoli fiumi (Umzimvubu, Mtata ecc.) che dai Drakensberg scendono all'Oceano Indiano, lungo il quale si stende un'esigua cimosa pianeggiante.

Economia

Come tutti i bantustan, anche il Transkei ha risentito della profonda dipendenza economica della Repubblica Sudafricana (80% delle risorse in bilancio), dove sono stati costretti a emigrare, inoltre, ben 1.500.000 lavoratori. La popolazione residente vive soprattutto di agricoltura (mais, base dell'alimentazione locale) e allevamento (ca. 5 milioni di capi: ovini, bovini, caprini). Fra le colture di piantagione si segnala il tè, prodotto in alcune grandi aziende. Discrete le risorse forestali, con una trentina di impianti per la lavorazione del legname. Dal sottosuolo si estraggono modesti quantitativi di carbone e titanio. Principale centro è la capitale Umtata (50.000 ab.), che l'unica linea ferroviaria del Paese collega al porto sudafricano di East London. Alla metà degli anni Ottanta del Novecento è stato avviato un piano di sviluppo delle infrastrutture, per la costruzione di uno scalo marittimo e di un aeroporto internazionale.

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