Trescòre Balneàrio

Indice

comune in provincia di Bergamo (14 km), 271 m s.m., 13,3 km², 8303 ab. (trescorensi o trescoretani), patrono: san Pietro Martire (29 giugno).

Centro situato all'imbocco della val Cavallina, tra la statale del Tonale e della Mendola e il fiume Cherio. Abitato fin dall'età preistorica e noto fin dall'antichità per le sue sorgenti termali, appartenne ai vescovi e poi al comune di Bergamo che lo fortificò. Nel 1428 passò alla Repubblica di Venezia e a metà dello stesso secolo divenne un feudo di Bartolomeo Colleoni, che riattivò le terme.§ Centro della vita cittadina è la pregevole piazza Cavour, dominata dalla fontana dell'Igea, opera neoclassica del Somaini (1843), circondata da palazzi signorili secenteschi e neoclassici. Nel parco della villa Suardi sorge la chiesetta di Santa Barbara, dove Lorenzo Lotto nel 1524 affrescò le pareti e il soffitto con le sue celebri Storie di Santa Barbara. In località Canton si trova la settecentesca villa Terzi di Filippo Alessandri.§ Località termale fra le più frequentate della regione, presenta un'economia incentrata, oltre che sul turismo, sull'industria, attiva nei settori meccanico, tessile, della lavorazione della gomma (mescole), del marmo e del legno. L'agricoltura produce ortaggi, frutta, cereali e foraggi per l'allevamento.

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