Veliko Tărnovo (città)

Indice

capoluogo del distretto omonimo (Bulgaria), 66.228 ab. (stima 2005).

Generalità

Pittoresca cittadina di antica origine sorta a picco sulle anse del fiume Jantra, tra le alture del Tărnovska planina. Nel Medioevo venne scelta come capitale del Secondo Impero Bulgaro; ha tuttora conservato un impianto urbanistico tipicamente medievale, con i resti delle antiche fortificazioni, le porte di accesso alla città da cui partono i grandi ponti fortificati sul fiume, e le case in legno e mattoni abbarbicate alle rupi. Anche Tărnovo.

Storia

Nota solo dal sec. IX, nel XII fu il centro della restaurazione religiosa e politica dei Bulgari. Pietro II e Giovanni I Asen vi proclamarono (1186) la rinascita dell'Impero bulgaro; Innocenzo III vi fondò un vescovado con giurisdizione sul territorio bulgaro e sulla Valacchia. Con il sopravvento della fede ortodossa, vi fu istituito un patriarcato autonomo. Nei sec. XIII-XIV la città conobbe una straordinaria prosperità, ma dopo il 1393, quando fu occupata dai Turchi, decadde irrimediabilmente. Nel sec. XIX vi fu eletto re (1879) Alessandro di Battenberg e vi fu proclamata (1908) la piena indipendenza del regno bulgaro.

Arte

Dell'epoca della rinascita dell'Impero bulgaro (1186-1393) restano le rovine di fortezze e torri e soprattutto di chiese, tra cui quella dei Santi Quaranta Martiri, con frammenti di affreschi che costituiscono (insieme alle pitture delle diciotto cappelle scoperte sulla fortezza di Trapesica) i migliori documenti della scuola di Veliko Tărnovo, ispirata ai modelli di Bisanzio, ma caratterizzata da un più accentuato naturalismo e da una nuova delicatezza di espressione. Essa svolse un importante ruolo di mediazione fra l'arte bizantina e quella balcanica. Capolavoro della scuola di Tărnovo sono considerati gli affreschi della chiesa di Bojana (ca. 1259).

Economia

È un importante centro turistico con industrie alimentari, tessili, meccaniche e del legno. Aeroporto.

Curiosità e dintorni

La città ospita un Festival internazionale di musica etnica e folkoristica, che dal 1995 porta nelle vie di Veliko Tărnovo numerosi musicisti provenienti da tutte le parti del mondo. Non lontano, si trova l'antica cittadina di Arbanasi, sulla sommita di un'alta collina da cui si dominano il corso del fiume, i tetti e i ponti della città vecchia. Arbanasi è ricca di splendide chiese medievali fortificate e di ville, alcune delle quali trasformate in alberghi.

Il distretto

Il distretto di Veliko Tărnovo (4646 km²; 332.000 ab.) si estende nella sezione centrosettentrionale del Paese, al confine con la Romania, qui segnato dal fiume Danubio. Il territorio, che comprende gran parte del bacino del fiume Jantra, è ondulato a N e al centro e montuoso a S, dove è interessato dal versante settentrionale dei Balcani Centrali. Agricoltura (cotone, tabacco, vite, girasole, frutta) e allevamento del bestiame. Centri importanti, oltre al capoluogo, sono Gorna Orjahovica e Svištov.

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