Viggiù

comune in provincia di Varese (13 km), 482 m s.m., 9,30 km², 4968 ab. (viggiutesi), patrono: santo Stefano (3 agosto).

Centro del Varesotto, situato tra la Valceresio e il corso del torrente Clivio, ai piedi del monte Pravella. Già popolato in epoca romana, nel Medioevo fece parte del feudo di Arcisate.§ Il campanile e l'atrio della parrocchiale di Santo Stefano, di impianto romanico ma ricostruita nel sec. XVI, furono edificati da Martino Longhi il Vecchio. La chiesa della Madonna della Croce, con facciata di Giacomo Buzzi Leone, conserva un affresco quattrocentesco. Il Museo Civico “Enrico Butti”, allestito nella casa-studio dello scultore nativo del luogo (1847-1932), conserva testimonianze dell'attività di questo e di altri artisti e scalpellini che qui operarono nel solco della centenaria tradizione di lavorazione della pietra locale, il cosiddetto “marmo di Viggiù”, un'arenaria molto compatta. Nella chiesa di San Siro, nella frazione di Baraggia, edificata nei sec. XII-XIII, si conservano affreschi del Quattrocento.§ L'industria opera prevalentemente nei settori meccanico, tessile e delle materie plastiche. Notevole importanza ha il turismo, soprattutto di villeggiatura.§ Nei dintorni una strada selciata sale alla chiesa romanica di San Martino, assai rimaneggiata; quella di Sant'Elia, sul monte omonimo, sorta nei pressi di un eremo cluniacense (sec. XI) e ricostruita nel sec. XVI, custodisce un ciclo di affreschi settecenteschi.