Wellington (città della Nuova Zelanda)

Indice

capoluogo dell'omonima regione e capitale della Nuova Zelanda, 13 m s.m., 215.100 ab. (2020), densità 710 ab/km2; 436.100 ab. (2020), 310 ab/km2 

Generalità

La città è situata nella sezione meridionale dell'Isola del Nord e affacciata allo Stretto di Cook, è la capitale più meridionale del mondo, essendo a una latitudine di 41° S. L'abitato occupa la sponda occidentale della baia di Port Nicholson, dove una serie di promontori montuosi offre sicuri ripari naturali, in una zona dal clima oceanico (temperatura media annua 12,9 ºC) caratterizzato da forti venti e frequenti tempeste. È divisa in aree distinte, caratterizzate da specializzazioni urbane: la parte centrale ospita il quartiere degli affari e accoglie circa la metà della popolazione; a N l'abitato si estende verso il porto di Porirua, caratterizzato dalla presenza della popolazione autoctona delle isole del Pacifico e dei Maori; a NE, infine, si estendono i due sobborghi suburbani di Lower Hutt City e Upper Hutt City. La città deve il suo nome a Sir Arthur Wellesley, primo duca di Wellington, che sconfisse Napoleone Bonaparte nella battaglia di Waterloo nel 1815. Wellington è sede della Victoria University (1897) e ospita vari istituti superiori e di ricerca, tra cui il Central Institute of Technology. Nel campo della musica e dello spettacolo, Wellington ospita il Royal New Zealand Ballet e la New Zealand Symphony Orchestra. Il 14 novembre 2016, il terremoto di Kaikoura di magnitudo 7,8, con epicentro tra Culverden e Kaikoura nell'Isola del Sud, ha causato ha danneggiato un numero considerevole di edifici. Nel 2017 Deutsche Bank la colloca al 1° posto della classifica delle città più vivibili e meno inquinate del pianeta.

Arte

Tra gli edifici principali si ricordano il Palazzo del Parlamento, la cui estensione fu progettata e realizzata (1969-79) dall'architetto Basil Spence (1907-76). Conosciuto come The Beehive, "arnia", per la sua particolare forma, l'edificio venne ufficialmente aperto dalla regina Elisabetta II nel 1977. Notevoli anche il Palazzo del governo (costruito nel 1876, è oggi uno dei maggiori edifici di legno del mondo); la National Library, che ospita la collezione più completa di volumi di tutto il Paese; la City Gallery Wellington, attiva dal 1980, che ospita allestimenti dedicati all'arte contemporanea e la New Zealand Academy of Fine Arts. Tra i numerosi musei si ricordano il Te Papa Tongarewa, il più grande museo della Nuova Zelanda, che raccoglie testimonianze della storia del Paese fin dalle origini. All'interno, largo spazio è dedicato anche alla storia naturale (geologia e biologia) e alle esposizioni temporanee: in particolare, fra il 2004 e il 2007 ne è stata allestita una dedicata all'immigrazione italiana. Degno di interesse anche il Museum of Wellington City and Sea che offre invece i suoi spazi per l'esposizione delle storie degli emigranti che sono arrivati in Nuova Zelanda nelle diverse epoche. Nella città si trova anche un grande giardino botanico (Wellington Botanic Garden), esteso su una superficie di 25 ettari. I registi Peter Jackson e Richard Taylor, e un team in crescita di professionisti creativi hanno trasformato il sobborgo orientale di Miramar in un centro di infrastrutture per la produzione di film; post-produzione ed effetti speciali che ha preso il soprannome di “Wellywood”.

Economia

Collegata da un traghetto ferroviario alla città di Picton, sull'Isola del Sud, Wellington è un importante centro amministrativo, finanziario e industriale, sede di complessi alimentari, metalmeccanici, tessili e chimici. Il suo porto, da cui si esportano latticini, carne e lana, è tra i più attivi del Paese, con circa 5 milioni di t annue di merci sbarcate e imbarcate. L'economia della città ha risentito in modo piuttosto intenso della crisi dovuta alla recessione globale verso la fine del primo decennio del XXI secolo. Wellington è servita da un aeroporto internazionale (Wellington International Airport), che si trova a Rongotai, un sobborgo allo sbocco della baia.  I dati del censimento 2013 mostrano che la popolazione è impiegata in servizi professionali, scientifici e tecnici (25.836 persone), pubblica amministrazione e sicurezza (24.336 persone), assistenza sanitaria e assistenza sociale (17.446 persone), istruzione e formazione (16.550 persone) e commercio al dettaglio (16.203 persone). Prima della crisi legata alla pandemia di Covid-19 una delle voci principali dell’economia di Wellington era il turismo.

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