Winter, Leon de-

scrittore e regista olandese ('s-Hertogenbosch 1954). Discendente da una famiglia di ebrei ortodossi, si è imposto all'attenzione nel 1978 con il suo primo romanzo De (ver)wording van de jongere Dürer (1979; Il declino/divenire del giovane Dürer) del quale ha curato nel 1979 la versione cinematografica. Autore dotato di una fortissima vena umoristica, Winter si considera erede di quella “vecchia generazione di narratori” – tra i quali lo stesso Winter include Saul Bellow, Philip Roth e John Updike che si caratterizza per una grande capacità introspettiva, riuscendo a scavare con grande sensibilità nell'animo di personaggi bizzarri e singolari, soprattutto ebrei di varia estrazione sociale alla ricerca del proprio io e anche di un po' di felicità. Tra le sue numerose opere meritano menzione il dramma Junkieverdriet (1981; Le pene di Junkie), da cui ha anche tratto un film per la TV, imperniato sulla biografia del poeta fiammingo Jotie T'Hooft, e i fortunati romanzi, a metà strada tra la tragedia e la commedia, Kaplan (1986; Cappellano), Hoffman’s Honger (1990; La fame di Hoffman), intreccio di spionaggio a sfondo filosofico ambientato a Praga nel 1989, Super Tex (1991), storia dell'erede di una catena di negozi di tessuti olandese, Serenade (1995; Serenata), a carattere segnatamente autobiografico, e Zionoco (1995), imperniato sulla figura di un rabbino newyorkese.

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