Wirth, Karl Joseph

uomo politico tedesco (Friburgo in Brisgovia 1879-1956). Deputato del Centro cattolico al Reichstag (1914) e all'Assemblea di Weimar (1919), fu ministro delle Finanze (1920) e quindi cancelliere (1921-22), impegnandosi per l'adempimento del trattato di pace. Diede corso alla spartizione dell'Alta Slesia con la Polonia, e stipulò con la Russia bolscevica il Trattato di Rapallo; non riuscì invece a formare un governo di grande coalizione esteso ai socialdemocratici e ai conservatori né a frenare la svalutazione del marco. Ministro dei territori occupati (1929-30) e dell'Interno con Brüning (1930-32), riparò in Svizzera nel 1933 organizzandovi un fronte democratico degli emigrati. Tornato in patria nel 1948, partecipò alla fondazione di una nuova quanto inconsistente Unione di Centro. Ostile alla NATO, all'unità europea e al riarmo della Repubblica Federale, fallì l'elezione al Bundestag (1953) come esponente di un movimento neutralista pantedesco. Nel 1955 ricevette il premio Stalin per la pace.

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