Zero, Renato

pseudonimo di Renato Fiacchini, cantautore italiano (Roma 1950). Inizia giovanissimo a dedicarsi alla musica e alla recitazione, introducendo fin da subito quel gusto per la trasgressione e il travestimento che lo caratterizzerà per gran parte della carriera. Pubblica il suo primo 45 giri nel 1967 e lavora come comparsa in alcuni film e spettacoli televisivi. Il successo arriva negli anni ’70 con gli album Trapezio (in Hit parade con il singolo Madame, 1976), Zerofobia (contenente il singolo Mi vendo, 1977), Zerolandia (con il singolo Triangolo, 1978) ed Erozero (1979). I primi anni ’80 segnano l’abbandono della vena più trasgressiva e la sua consacrazione ad artista pop con gli album Tregua (1980), Icaro (1981) e Via Tagliamento 1965/1970 (1982), nonché con la partecipazione come ospite fisso a Fantastico 3 su Rai 1 (1982). Il successivo calo di consensi viene recuperato con l’album Voyeur (1989), seguito da Passaporto per Fonopoli (1993), L'imperfetto (1994), Sulle tracce dell'imperfetto (1995), Amore dopo amore (1998). Gli anni Duemila si aprono con l’album Tutti gli zeri del mondo (2000) e con la conduzione del programma televisivo omonimo su Rai 1. Seguono quindi gli album La curva dell'angelo (2001), Cattura (2003), Figli del sogno (2004), Il dono (2005), Presente (2009), Amo (2013), Alt (2016), Zerovskij... solo per amore (2017), Zero il folle (2019) e Zerosettanta (2020).

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