abortivo

Lessico

agg. e sm. [sec. XIII; dal latino abortīvus].

1) Agg., relativo ad aborto; prematuro, non portato a compimento; parto abortivo; gravidanza abortiva Fig.: “Que' conati di rivoluzioni abortive” (Gioberti).

2) Agg. e sm., in medicina, si dice di qualsiasi mezzo fisico o chimico in grado di provocare l'aborto; di malattia arrivata a guarigione precocemente, senza aver seguito il normale decorso.

Farmaci abortivi

La chinina, la segale cornuta, la nicotina, l'ormone ossitocico postipofisario, ecc. possono produrre l'aborto quando vengano usati a dosi molto elevate, dosi che spesso producono un avvelenamento generale dell'organismo. In genere le proprietà abortive di queste sostanze dipendono dal loro elevato potere eccitante sulla motilità della muscolatura uterina. Tale effetto può essere diretto oppure conseguente alla forte irritazione che gli abortivi possono produrre a livello uterino. I moderni metodi farmacologici di interruzione di gravidanza comprendono le prostaglandine e il mifepristone, steroide che impedisce l'annidamento dell'ovulo interferendo con l'attività del progesterone.

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