accessióne

Indice

Lessico

sf. [sec. XVI; dal latino accessío-ōnis].

1) Accostamento, adesione: accessione a una dottrina; accessione a un partito.

2) Aggiunta, accrescimento: catalogo delle nuove accessioni (nelle biblioteche).

Diritto

Istituto giuridico consistente nell'acquisto di una proprietà mediante la congiunzione di un bene accessorio a un bene principale di cui già si è proprietari. In questo senso l'accessione era già nota nel diritto romano. Il giureconsulto Paolo la descrive nel Digesto (6, 1, 23 par. 4):“mea res per praevalentiam alienam rem trahit meamque efficit”. Codificato e perfezionato nel diritto giustinianeo, l'istituto dell'accessione è recepito nel diritto napoleonico e poi in quello moderno nel doppio significato di accessione per produzione (acquisto di frutti alla proprietà che li genera) e di accessione per congiunzione. Secondo la dottrina dominante, è in quest'ultima ipotesi che si può parlare di accessione in senso proprio. Il diritto vigente conserva il principio della prevalenza del bene principale sull'accessorio e regola specificamente i casi di accessione: a) di immobili a immobili, dette accessioni fluviali (per esempio, isola “nata dal fiume”); b) di mobili a immobili, come piantagioni o costruzioni realizzate sul suolo altrui: in tali casi la regola generale è che la costruzione o la piantagione acceda alla proprietà del suolo; c) di mobili a mobili, nelle forme della commistione e dell'unione.

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