after-effect

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espressione inglese (effetti postumi). In psicologia, indica un fenomeno di modificazione percettiva che si manifesta come conseguenza di una sensazione precedente. Per esempio se si osserva a lungo una linea curva, dopo qualche tempo essa appare diritta; se, subito dopo, si fissa lo sguardo su una linea diritta, essa appare curva in senso opposto alla prima. Questo fenomeno, rilevato da Gibson negli after-effects visivi (figural after-effect o FAE), può essere a carico anche di modalità tattili, uditive, ecc. Lo studio degli after-effects costituisce uno dei più importanti capitali della psicologia della percezione.

Bibliografia

A. Gatti, La percezione dei complessi visivi per presentazione successiva delle singole parti, in “Contr. Lab. Psicol.”, 1927; J. J. Gibson, Adaptation, after effect and contrast in the perception of curved lines, in “J. exp. Psychol.”, 1933; M. Farnè, L'effetto retroattivo figurale, in “Boll. SIBS”, 1965; W. Köhler, Principi dinamici in psicologia, Firenze, 1965; L. Ganz, Mechanism of the FAEs, Vis. Res., 1966; M. Cesa-Bianchi, A. Beretta, R. Luccio, Percezione, Milano, 1988.

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