alesatóio

(o alesatóre), sm. [da alesare]. Utensile adatto a calibrare fori cilindrici con un certo grado di finitura, mediante l'asportazione di piccoli sovrametalli (tra 0,1 e 1,4 mm), dipendenti dal diametro del foro e dalla natura del materiale da lavorare. L'alesatoio normale può avere taglienti rettilinei o elicoidali; questi ultimi attenuano le vibrazioni e danno una superficie più regolare. Gli alesatoi sono tutti costituiti da una parte iniziale troncoconica con funzione di taglio e da una seconda parte cilindrica avente il compito di calibrazione vera e propria. Gli alesatoi adatti alla calibrazione di fori ciechi hanno i taglienti disposti a elica positiva in modo di far uscire il truciolo in senso contrario all'avanzamento, mentre l'elica negativa è adottata in quelli usati per la lavorazione di fori passanti cosicché il truciolo è spinto a fuoriuscire nel senso dell'avanzamento. Gli alesatoi vengono montati sul mandrino per mezzo di un opportuno attacco (codolo) e assumono moto rotatorio. Esistono alesatoi a lame riportate nei quali le lame sono fissate con viti in apposite cave allo scopo di risparmiare acciaio speciale e alesatoi registrabili, detti anche espansibili, nei quali le lame, muovendosi radialmente, possono compiere un'escursione di alcuni millimetri assumendo così tutti i diametri compresi tra il massimo e il minimo. Tutti i tipi di alesatoi possono venir montati su diverse macchine utensili e, in particolari casi, manovrati a mano, ma più comunemente sono impiegati sulle alesatrici.

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