Lessico

agg. e sm. [sec. XVIII; dal greco anṓnymos, senza nome].

1) Agg., che non possiede un nome, privo di identità: “il capitalista anonimo è salito sull'automobile” (Panzini). Fig., impersonale, privo di distinzione.

2) Che manca del nome dell'autore: sonetto anonimo; lettera anonima, volutamente non firmata; società anonima (anche anonima come sf.); nel gergo della malavita indica frequentemente l'associazione a delinquere: l'anonima omicidi (anche scherzosamente).

3) Sm., persona, autore che non rivela il proprio nome; usato frequentemente nella storiografia letteraria e artistica per designare un autore sconosciuto: tragedia di anonimo. Per estensione, anonimato: conservare l'anonimo.

4) Opera il cui autore è ignoto.

Anatomia

Arteria anonima, detta anche tronco arterioso brachiocefalico, il più voluminoso dei rami che si dipartono dall'arco aortico; biforcandosi nella carotide comune esterna e nella succlavia esterna, provvede all'irrorazione del capo e dell'arto superiore destro. Ha una lunghezza di 28-35 mm e un diametro di 12-15 mm. Vene anonime o tronchi venosi brachiocefalici sono due vasi sanguigni, destro e sinistro, che raccolgono il sangue venoso degli arti superiori e della testa; prendono origine dalla confluenza della vena succlavia e della giugulare interna. Le due vene anonime, del diametro di 14-18 mm e della lunghezza di 30-50 mm, si fondono quindi nella vena cava superiore, che va al cuore.

Diritto civile: società anonima

In opposizione alla società in nome collettivo, i cui soci sono legati da responsabilità solidale, si chiama anonima la società nella quale alla garanzia delle persone si sostituisce la garanzia del capitale sottoscritto e versato dai soci. Accessibile ai piccoli patrimoni e senza rischi notevoli anche per i titolari di cospicue fortune, questo tipo di società ha dato un grande impulso alla moderna economia. Sono società anonime la società per azioni e quella a responsabilità limitata.

Diritto penale

Nel processo penale italiano i documenti che contengono dichiarazioni anonime non possono essere acquisiti né in alcun modo utilizzati salvo che costituiscano corpo del reato o provengano dall'imputato (art. 240, 333 Codice Procedura Penale).

Filologia

Si usa frequentemente designare le opere di autore sconosciuto col titolo Anonimo seguito da un'indicazione di luogo o altra determinazione. Per esempio: Anonimo fiorentino, uno dei più antichi commentatori della Divina Commedia; Anonimo genovese, l'autore di un importante complesso di rime volgari e latine, le prime in dialetto genovese; Anonimo veneto, l'autore di un testo violentemente misogino, conservato nel codice berlinese Hamilton 930.

Letteratura

Diverse sono le ragioni dell'anonimato di un'opera letteraria e variano col variare del tempo. Nell'età antica e medievale il nome dell'autore spesso non figurava nei manoscritti, sia perché, nelle opere antiche, andava perduta la soscrizione che riportava il nome, sia perché, nei codici medievali, veniva meno l'opera del rubricator, al quale (e non all'amanuense) toccava registrare titolo e autore di uno scritto. Nell'età moderna, quando si afferma il criterio di attribuire all'autore la piena responsabilità della sua opera, l'anonimato diviene meno frequente e si spiega con la volontà, da parte dello scrittore, di sottrarsi alla curiosità del pubblico o di evitare persecuzioni politiche o religiose, o con altre ragioni di carattere strettamente letterario.

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