analogìa (lessico)

sf. [sec. XVI; dal greco analogía, proporzione]. Rapporto di somiglianza che dipende da caratteristiche comuni; affinità: in analogia con quanto detto prima; le due lingue hanno molte analogie. § In logica matematica, relazione binaria tra elementi di un insieme che gode delle proprietà riflessiva e simmetrica, ma non transitiva. § In trigonometria sferica, le analogie di Napier sono formule per la risoluzione dei triangoli sferici analoghe alle leggi delle tangenti della trigonometria piana. § In anatomia due organi o strutture vengono definiti analoghi se sono simili per funzione o aspetto, ma non per origine embrionale e/o sviluppo. Le ali degli uccelli, dei pipistrelli e delle farfalle sono organi analoghi (perché svolgono la medesima funzione), ma non omologhi (poiché la loro origine embrionale è differente). § In diritto, applicazione del generale principio giuridico di uguaglianza, quando una controversia non può essere decisa per mancanza di una precisa ed espressa disposizione di legge. Il giudice deve allora riferirsi alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe (analogia legis). Se invece il giudice risale al principio informatore del sistema giuridico l'interpretazione si chiama analogia iuris. Non è ammessa analogia per le norme penali, eccezionali e in materia di lavoro. § In etologia, somiglianza di comportamenti evolutisi indipendentemente per convergenza in specie diverse sotto la medesima pressione selettiva e quindi atti a svolgere la medesima funzione (comportamenti analogici). Un classico esempio di analogia è rappresentato dai sibili di allarme emessi da uccelli di famiglie diverse (zigoli, tordi, cince, fringuelli) in presenza di un predatore, la cui modulazione non consente una facile localizzazione dell'emittente. § In filosofia, conoscenza indiretta di una cosa in base al suo rapporto con un'altra, stabilito tramite confronto; vedi analogia (filosofia). § In fisica, relazione esistente fra più fenomeni fisici relativi a diverse forme di energia, retti da equazioni formalmente uguali che esprimono un uguale principio fisico di carattere molto generale; vedi analogia (fisica). § In linguistica, fenomeno che spiega un fatto linguistico, in contrasto con una certa norma, ricorrendo all'influsso esercitato da altre forme; vedi analogia (linguistica). Il termine è anche usato, in stilistica, per quella forma particolare di metafora che, servendosi di una parola indicante comunemente un'idea distante da quella che vuole esprimere, dà luogo a immagini singolari; questo procedimento è spesso usato dai poeti del Novecento per formulare espressioni ermetiche: “Balaustrata di brezza / per appoggiare la malinconia” (Ungaretti).

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