appiómbo

sm. [dalla loc. a piombo]. Direzione verticale come quella del filo a piombo; detto specialmente di struttura o superficie architettonica, la perfetta verticalità della base rispetto al vertice. A. di un abito, caduta della stoffa in linea verticale; avere, trovare l'appiombo, l'equilibrio verticale, detto specialmente della ricaduta in seguito a un salto acrobatico. § In veterinaria il termine appiombo indica la direzione degli arti di un animale in rapporto a una linea verticale al piano d'appoggio. Lo studio degli appiombi valuta la giusta direzione che gli arti di un animale, posto in stazione forzata su un piano orizzontale, devono avere rispetto al suolo affinché il peso del corpo sia regolarmente distribuito su ciascuno di essi. È regolare quando gli arti si trovano in giusto rapporto con le cosiddette linee di appiombo cioè con le linee esterne ideali che, partendo da certe zone del corpo, proseguono perpendicolari fino al terreno. Nel cavallo la linea di appiombo dell'arto anteriore origina dalla spina scapolare, divide esattamente l'arto a metà per tutta la sua lunghezza sino all'articolazione metacarpofalangea quindi raggiunge il suolo a pochi centimetri dai talloni dello zoccolo. Nell'arto posteriore la linea di appiombo, abbassata dalla tuberosità ischiatica, sfiora la sommità del calcagno, la superficie posteriore dello stinco e raggiunge il suolo dietro i talloni dello zoccolo. I difetti di appiombo, provocati da cause diverse, sono frequenti negli animali domestici.

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