azionaménto

sm. [da azionare]. Termine con cui si indica qualsiasi complesso atto a trasformare energia elettrica in meccanica per comandare macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, paratoie, ecc. Può essere a velocità fissa o variabile ed è costituito essenzialmente da un motore elettrico o da gruppi di macchine opportunamente collegate, nonché dai necessari dispositivi di comando, di controllo e di segnalazione. Se l'azionamento non ha esigenze particolari agli effetti della regolazione della velocità si ricorre ai motori asincroni; se invece sono necessarie ampie regolazioni di velocità vengono adottati motori a corrente continua, macchine speciali (per esempio motore Schrage) o gruppi speciali (per esempio gruppo Ward-Leonard). Quando la velocità deve poter essere variata, regolata e mantenuta rigorosamente costante al variare di determinati parametri (coppia o tensione di alimentazione, sollecitazioni meccaniche, ecc.), si ricorre agli azionamenti elettronici a velocità variabile, usati soprattutto nelle motrici ferroviarie. Questi sono costituiti schematicamente da uno o più motori elettrici o termici, associati a uno o più sistemi elettronici di potenza che presiedono all'alimentazione e alla regolazione della velocità e della coppia dei motori stessi. Nel campo dei trasporti su rotaia, gli azionamenti più diffusi possono essere raggruppati in quattro tipi. Gli azionamenti con chopper e motore a corrente ondulata utilizzano un motore a corrente continua con eccitazione in serie che viene alimentato da un chopper; viene anche usato un motore con eccitazione indipendente, nel qual caso i choppers devono essere due; questo sistema ha il vantaggio che, con l'aggiunta di un gruppo elettronico di potenza e dei relativi circuiti di controllo, si presta alla frenatura a recupero (la potenza generata dai motori viene restituita alla linea durante la fase di frenata). Gli azionamenti con ponti di diodi controllati e l'alimentazione in corrente alternata monofase sono realizzati con motori elettrici dotati di due circuiti indipendenti, uno per l'alimentazione dell'avvolgimento dell'indotto e l'altro per quello dell'induttore; entrambi i circuiti sono realizzati con un ponte di diodi controllati, alimentato a sua volta in corrente alternata, che consente di regolare indipendentemente la corrente di eccitazione e quella di armatura, facendo così marciare ogni motore a velocità variabile e con una coppia pure variabile. Tipici delle locomotive Diesel-elettriche sono gli azionamenti con eccitatrice statica: questi sfruttano le caratteristiche del motore Diesel (funzionante a velocità e potenza costanti) per azionare una dinamo alla quale viene accoppiato. La dinamo, a sua volta, alimenta uno o più motori elettrici a corrente continua; un'eccitatrice statica mantiene sensibilmente costante la potenza resa dalla dinamo quando i motori che alimenta devono procedere a velocità ridotta ma con forte coppia, oppure a velocità elevata con coppia ridotta; al posto della dinamo sono anche utilizzati un raddrizzatore accoppiato a un alternatore sul quale agisce l'eccitatrice statica. Negli azionamenti con invertitore e motore asincrono, un invertitore converte la corrente continua in corrente alternata trifase a frequenza regolabile e alimenta uno o più motori elettrici asincroni; poiché i motori asincroni sono costruttivamente più semplici di quelli a corrente continua, tali azionamenti hanno costi decisamente inferiori rispetto ai precedenti, anche se non presentano ancora la stessa affidabilità.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora