Lessico

sf. [sec. XIII; da banda].

1) Drappo di varia forma e dimensione, di uno o più colori, talvolta contrassegnato da disegni, emblemi, stemmi, ecc., variamente disposti , che si attacca per uno dei lati minori a un'asta come simbolo e insegna di una nazione, di una città, di un partito, di una associazione, di un corpo militare, ecc.: alzare, esporre, inalberare, issare, ammainare la bandiera; bandiera abbrunata, con una striscia di panno nero svolazzante legato all'asta, o bandiera a mezz'asta, abbassata fino a metà dell'asta, in segno di lutto; bandiera di bompresso, piccola, rettangolare, che le navi da guerra portano a prua; bandiera bianca, esposta in segno di resa o per chiedere una tregua concordata tra due opposti corpi combattenti; bandiera gialla, per segnalare la presenza di affetti da malattie contagiose a bordo di navi; bandiera rossa, simbolo del socialismo e del comunismo; bandiera tricolore, per antonomasia, la bandiera nazionale italiana, verde, bianca e rossa; battere bandiera italiana, inglese, panamense, di nave che porta inalberata tale bandiera. Con sensi estens.: a bandiera, detto di elementi meccanici collegati come una bandiera a un segmento verticale; in particolare, in aeronautica, elica a bandiera, disposizione dell'elica in modo che offra la minima resistenza aerodinamica, per esempio nel caso di guasto a un motore nei velivoli plurimotori; fare la bandiera, issarsi a forza di braccia su un'asta verticale assumendo una posizione perpendicolare a questa; nel linguaggio tipografico, testo a bandiera, non giustificato ma incolonnato a sinistra o a destra (seguendo l'asta della bandiera). In loc. fig.: piantare la bandiera in un luogo, prenderne possesso in nome dello Stato di cui la bandiera è simbolo; portare alta la bandiera, fare onore a se stesso, al proprio Paese, ecc.; a bandiere spiegate, in segno di successo, di trionfo; voltare la bandiera, cambiare bandiera, cambiare opinione, anche tradire. Proverbio: “bandiera vecchia onor di capitano”, con riferimento scherzoso a oggetti consunti dall'uso. In particolare: in araldica vi sono bandiere poste nel campo dello scudo o accollate a esso come contrassegni d'onore. Esiste anche lo scudo a bandiera, o banderale, di forma rettangolare con un lato leggermente più lungo dell'altro.

2) Fig., simbolo di un'opinione, di un ideale a cui ci si ispira e per cui si combatte: la bandiera della libertà, dell'onore; nello sport: punto della bandiera, l'unico ottenuto da una squadra che ha subito una pesante sconfitta.

3) Anticamente, schiera di soldati raccolti sotto la stessa insegna: “tre bandiere di fanti” (Guicciardini). Anche soldato a cavallo armato di lancia con bandiera.

4) Schermo annerito che, in fotocinematografia, si fissa anteriormente all'obiettivo dei proiettori per limitare il fascio di luce in una o più direzioni nelle quali produrrebbe effetti indesiderati.

5) Gioco per ragazzi all'aria aperta. Due gruppi uguali di giocatori, numerati, si allineano in file opposte alla distanza di ca. 20 m. A metà campo si mette il capogioco con in mano, a braccio teso, un fazzoletto (la bandiera). Chiama un numero e i due giocatori corrispondenti si lanciano verso il fazzoletto cercando di prenderlo e di tornare alla propria fila senza farsi toccare dall'avversario. Conquista un punto chi vi riesce o chi raggiunge l'avversario prima che questi raggiunga la base.

Storia: in Europa

Si può dire che la bandiera fu usata fin dalla più remota antichità soprattutto dagli eserciti sotto forma però di insegna. In Europa divenne insegna anche civile e religiosa a partire dall'alto Medioevo, ma solo dal sec. XIII cominciò a esser chiamata bandiera. Divenuta di uso generale, benedetta dalla Chiesa con uno speciale rito, era considerata quasi una cosa sacra. Nell'età comunale l'uso della bandiera era ormai codificato e si fece distinzione tra banderiae e signa ossia vessilli. L'insegna del comune era il vessillo, quella del podestà la bandiera. Già da allora e nelle epoche successive era considerato un grande onore il portare la bandiera in battaglia; abbandonarla o abbassarla comportava gravi sanzioni. I vinti dovevano consegnare o ripiegare le loro bandiere e sopportare di veder sventolare quelle nemiche sulle loro roccaforti. Dopo i comuni, signorie e casate ebbero la propria bandiera, che mutò forma, colore e figurazioni araldiche col variare delle vicende storiche. Al sorgere degli Stati, in Europa si assiste alla creazione di bandiere nazionali, usate dapprima nella marina: la prima, quella dei Paesi Bassi, fu subito imitata da altri Paesi, cosicché nel sec. XVII ogni marina aveva la sua bandiera. Alla fine dello stesso secolo si separò la bandiera militare da quella mercantile. Il tricolore della Rivoluzione francese divenne nel sec. XIX il modello per la maggior parte delle bandiere nazionali, che si moltiplicarono soprattutto dopo la seconda guerra mondiale col sorgere di un gran numero di nuovi Stati. Anche per questo la bandiera come segno distintivo di una nazione è diventata sempre più necessaria.

Storia: la bandiera italiana

La bandiera nazionale italiana è quella indicata dall'articolo 12 della Costituzione: “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”. Fu dapprincipio la bandiera dei patrioti italiani che nel 1796 militarono con Napoleone; il 7 gennaio 1797 divenne bandiera della Repubblica Cispadana e successivamente della Cisalpina, che fissò la disposizione attuale (verticale) delle tre bande: verde, bianca e rossa che in epoca anteriore si trovavano talvolta disposte orizzontalmente (dall'alto: verde, bianco e rosso). Soppresso con la nuova dominazione austriaca nel 1814 come bandiera nazionale e adottato dai patrioti italiani con modificazioni occasionali e diverse in quasi tutti i moti risorgimentali, il tricolore divenne ufficialmente il 28 aprile 1848 la bandiera del Regno di Sardegna, che già nel marzo l'aveva adottato per il suo esercito e poi per la marina, sovrapponendo al centro lo scudo sabaudo. Divenne nel 1861 la bandiera del Regno d'Italia; con l'avvento della Repubblica e la conseguente perdita dello scudo sabaudo, il tricolore è tornato al suo aspetto originario. Già anticamente le bandiere ebbero forme diversissime. Oltre la bandiera vera e propria, che ha generalmente forma rettangolare, vi sono altri tipi di bandiere, tra cui distinguiamo l'insegna, che solitamente è di grandezza ridotta e che per lo più è usata a segnalare la presenza di cariche o funzioni o dignità particolari, il gagliardetto, che ha gli stessi usi ma forma diversa (triangolare o biforcata), la fiamma, che è bandiera di guerra di forma triangolare e che è d'uso antichissimo.

Diritto

Particolari norme regolano in Italia l'uso della bandiera nazionale. Essa, infatti, è concessa dal capo dello Stato a tutti i corpi delle forze armate. Le bandiere militari, peraltro, sono di tre specie: bandiere di guerra,bandiere degli istituti militari, bandiere di presidio, date in dotazione agli enti militari territoriali. Altre norme regolano l'uso delle bandiere nazionali ed estere da parte degli enti pubblici locali, la loro esposizione in segno di lutto o nei casi di festeggiamenti o di pubbliche funzioni. § Il Codice Penale italiano prevede e punisce il reato di vilipendio alla bandiera nazionale con la pena da uno a tre anni. La pena è aggravata se il reato è commesso all'estero (art. 293). Lo stesso reato, se commesso da un militare, comporta una pena da tre a sette anni di reclusione (Codice Penale Militare, art. 83). § A chi offende la bandiera di uno Stato estero il Codice Penale all'art. 299 commina la reclusione da 6 mesi a 3 anni, a eccezione del caso in cui lo Stato vilipeso non osservi la reciprocità (art. 300). § La bandiera è la manifestazione esteriore della nazionalità della nave e ciò ha notevole rilevanza in quanto i diritti e i rapporti giuridici originati dalla nave o dal trasporto marittimo soggiacciono alle leggi dello Stato cui la nave appartiene.

Marina

Oltre che per indicare la nazionalità, la bandiera, in forme appropriate, è utilizzata sulle navi per segnalazioni, per indicare la presenza a bordo di determinati ufficiali superiori, autorità civili e autorità militari, per rappresentare la società armatrice o enti morali. Le bandiere possono essere rettangolari a coda di rondine (gagliardetto), triangolari (guidone), trapezoidali (pennello), triangolari allungate (fiamma), oppure rettangolari (bandiere quadre). Queste ultime sono le più usate per indicare la nazionalità: le navi italiane alzano il tricolore con al centro della banda bianca uno stemma contenente i simboli delle quattro Repubbliche marinare (Venezia, Genova, Amalfi, Pisa) sormontato da una corona turrita e rostrata per la marina militare, e il solo stemma predetto, avente però il Leone di San Marco con libro anziché con spada, per la marina mercantile. Le navi militari all'ormeggio alzano, generalmente su un'asta all'estrema prora, la bandiera di bompresso o jack (quella italiana ha forma quadrata ed è costituita dagli stemmi delle quattro Repubbliche marinare); le navi mercantili possono alzare la bandiera distintiva della società armatrice. In combattimento, le navi da guerra alzano la bandiera da combattimento, in seta e di fattura particolarmente curata, che viene custodita di norma entro apposito cofano. La bandiera viene alzata all'asta di poppa o alle estremità del picco o dell'antenna di poppa; la legislazione ne disciplina le modalità di uso. In occasione di feste nazionali viene alzata dalle navi nei porti la gala di bandiera, detta anche pavese, spiegamento delle bandiere da segnali, inferite su una sagola che congiunge la prua con la poppa, passando per la sommità degli alberi.

Religione

La bandiera è il simbolo che assume valore sacrale e magico, in quanto l'emblema che porta al suo centro è creduto mezzo e garanzia di vittoria. In alcune religioni, come in quella tibetana, la bandiera ha valore cultuale. Nel cristianesimo troviamo talora una bandiera bianca con al centro una croce rossa nelle rappresentazioni del Cristo risorto, a indicare la sua vittoria sulla morte. Secondo il diritto canonico (canone 718) le confraternite e le associazioni religiose devono partecipare alle processioni con le proprie bandiere, precedentemente benedette. È vietata (canone 1233) in chiesa e nelle cerimonie religiose in genere la presenza di bandiere di associazioni esplicitamente ostili alla religione cattolica.

Sport

Durante le gare, si ricorre sovente all'uso di bandiere per segnalazioni e per comunicazioni ottiche in codice ai concorrenti. La bandiera a scacchi bianchi e neri nell'automobilismo e motociclismo segnala la fine della corsa; in motonautica, l'arrivo del primo concorrente di ciascuna classe. La bandiera bianca nell'automobilismo segnala la presenza di ambulanza o vettura di servizio sul percorso; nel canottaggio serve al giudice arbitro per segnalazioni agli equipaggi; nel motociclismo segnala l'inizio dell'ultimo giro; in motonautica, montata su boa, costituisce il segnale di traguardo posto dinanzi alla tribuna dei giudici. La bandiera bianca con croce rossa nel motociclismo segnala la presenza sulla pista di un mezzo di soccorso. La bandiera blu nell'automobilismo, se immobile, segnala a un concorrente che un altro segue a breve distanza, se agitata, che questi tenta il sorpasso. La bandiera gialla nel motociclismo ordina di rallentare a causa di una situazione pericolosa; in motonautica, posta su boe, delimita il campo di gara; nell'automobilismo, se immobile, segnala pericolo e ordina attenzione, se agitata, segnala grave pericolo e ordina ai concorrenti di tenersi pronti a fermare. La bandiera gialla a strisce verticali rosse nell'automobilismo segnala chiazze d'olio sulla pista. La bandiera nazionale, abbassata dal mossiere, indica nell'automobilismo, nel motociclismo e nel ciclismo, l'inizio della gara. La bandiera nera con un numero bianco nell'automobilismo e nel motociclismo segnala che il concorrente con il numero esposto in bandiera deve fermarsi. La bandiera rossa nell'automobilismo viene usata dal direttore di corsa per segnalare arresto immediato e assoluto; nel canottaggio viene usata dall'allineatore, dal mossiere e dal giudice per segnalare irregolarità; nel motociclismo ordina di accostare sulla destra e di fermare; nello sci, infissa al centro del dente del trampolino di salto, segnala pista chiusa. La bandiera verde nel motociclismo succede a segnalazioni di pericolo per indicare via libera. Nel golf una semplice piccola bandiera di forma rettangolare o triangolare, fissata a una lunga asta, viene piazzata nella buca per segnalarne l'esatta posizione.

Bandiera rossa

Adottata da tutti i partiti socialisti, è stata dal 1917 al 1991 il vessillo nazionale dell'URSS. Simbolo di lotta sociale, la bandiera rossa apparve forse per la prima volta in Germania durante l'insurrezione dei contadini e dei piccoli borghesi nel 1512. § Ordine militare di una sola classe istituito nel 1918 dalla Repubblica Sovietica di Russia, esteso poi a tutte le Repubbliche dell'ex URSS.

Bandiere nere

Denominazione data a bande irregolari dell'esercito cinese che combatterono aspramente, e spesso con notevoli risultati, contro i Francesi quando essi iniziarono la conquista del Tonchino. Nel 1873 distrussero un'avanguardia francese al comando del tenente di vascello François Garnier; nel 1882 bloccarono e bombardarono violentemente una guarnigione francese asserragliata nella cittadella di Hanoi. La definitiva affermazione dei Francesi in Indocina segnò la fine di queste formazioni di audaci guerriglieri. Furono, in sostanza, le sole forze che si opponessero alla penetrazione francese.

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