benedizióne

Indice

Lessico

sf. [sec. XIII; dal latino ecclesiastico benedictío-ōnis].

1) Atto e formula del benedire: benedizione paterna, materna; la benedizione della mensa, del cibo, prima del pasto; dare, impartire, chiedere la benedizione; in particolare, atto rituale con cui il ministro del culto invoca la protezione e la grazia divina su una persona o una cosa: la benedizione nuziale, la benedizione delle palme; benedizione apostolica, del papa. Anche la funzione religiosa durante la quale il sacerdote benedice i fedeli mediante esposizione del Sacramento (di solito dopo la messa). Fig.: dare la benedizione a qualcuno o a qualche cosa, congedarlo o rinunciarvi definitivamente (con riferimento all'uso della benedizione impartita dai genitori a un figlio che sta per partire). Estens., ringraziamento, supplica, specialmente a Dio; anche voto, augurio di bene: “Al mio Giuliano mille saluti e benedizione insieme” (Pulci).

2) Concessione di grazie da parte di Dio, protezione divina: invocare la benedizione del Signore.

3) Fig., ciò che è fonte di gioia, di benessere, di prosperità: quel lavoro è stato una benedizione per lui; il mare è la benedizione di quella città.

Religione

Nella Bibbia, parola o azione che ha in sé un potere di protezione, di salvezza, d'incremento nel bene. Nell'Antico Testamento la benedizione riguarda quasi esclusivamente i beni della vita terrena e unico datore di benedizioni è Dio, anche se essa è compartita nella sua forma rituale dal sacerdote, dal re, dal genitore, ecc. Già nei libri sapienziali però la benedizione è identificata con la “sapienza” e nella letteratura apocalittica del tardo giudaismo con la “giustizia” e la “pace”. Nel Nuovo Testamento, assieme a significati identici a quelli dell'Antico la benedizione trova il suo significato più profondo e spirituale nelle “beatitudini”. § In senso liturgico la benedizione è un rito compiuto da un ministro che consacra persona o cosa (per esempio palme, candele, ecc.). È questa la benedizione consacrativa o costitutiva. Le benedizioni invocative invece sono quelle che invocano da Dio qualche particolare bene (spirituale o temporale). Dicesi benedizione apostolica quella impartita dal papa (nota quella Urbi et Orbi), papale quella che vescovi o sacerdoti possono impartire a nome del papa e per sua delega. La benedizione apostolica in articulo mortis, che il parroco o altro sacerdote deve impartire al momento della morte del fedele, risale a una disposizione di Giovanni VIII (sec. IX). La benedizione come rito rientra nel novero dei sacramentali. A livello di devozione popolare sono note le benedizioni extraliturgiche (benedizione delle case, degli animali, ecc.), quelle cioè che si possono impartire in ogni luogo.

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