bonapartismo

sm. [dal nome di Napoleone Bonaparte]. Movimento politico francese che, dopo l'allontanamento di Napoleone I dal trono, si fece propugnatore di un ritorno al potere dei discendenti dell'imperatore. Già diffuso durante la restaurazione borbonica, il b. fu l'espressione di quella parte della società francese che ripensava all'avventura napoleonica come al momento in cui gli “immortali principi” del 1789 si erano uniti ai richiami di gloria nazionale della “grande Francia”. Il bonapartismo disconosceva quindi il programma di una classe dirigente che non ritornava solo al vecchio legittimismo dinastico, rifiutando quella delega popolare cui Napoleone si era sempre richiamato attraverso i plebisciti, ma si accontentava di un mediocre inserimento della Francia nell'equilibrio europeo. All'opposizione nel periodo orleanista, il bonapartismo raggiunse il suo obiettivo nel 1848 con l'ascesa al potere di Luigi Napoleone, divenuto Napoleone III nel 1851, dopo l'instaurazione del Secondo Impero. Malgrado la sconfitta del 1870 e la morte di Napoleone III nel 1873, il bonapartismo sopravvisse per alcuni decenni, ma perse ogni possibilità di incidenza politica di fronte al consolidarsi delle istituzioni repubblicane, disposte a recepire l'eredità della Rivoluzione e pronte a tentare più stabili aperture verso le masse popolari.

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