borràgine

sf. [sec. XIV; dal latino volg. *burrāgo-ǐnis]. Nome comune della pianta erbacea annua Borago officinalis, della famiglia Boraginacee, nota anche coi nomi di borrana, boraggine e boragine. È alta 20-40 cm, ramosa, con foglie inferiori grandi, picciolate, ovali-ottuse: quelle superiori sono più piccole, sessili e abbraccianti il fusto; i fiori, in grappoli radi, terminali, sono regolari, stellati, a 5 lobi di colore blu vivace; gli stami sono 5, inseriti sulla corolla, eretti, con antere formanti un cono violaceo da cui fuoriesce lo stilo, che sovrasta un ovario quadrilobato; il frutto è costituito da 4 acheni. La borragine, che ha proprietà diuretiche, sudorifere e anticatarrali, è spontanea nelle stazioni aride, nei campi e presso le macerie in tutta la zona temperata del vecchio continente; è coltivata negli orti per le sue foglie eduli dopo cottura, dal sapore più intenso di quello della bietola. È largamente usata nella cucina ligure come verdura e soprattutto come ingrediente per vari ripieni (torta Pasqualina, pansoti, ecc.).

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