brìscola

Indice

sf. [sec. XIX; etim. incerta].

1) Gioco di carte diffusissimo in Italia: una partita di briscola; facciamo una briscola? La briscola richiede un mazzo di 40 carte, in seno al quale l'asso e il 3 rivestono i valori massimi (rispettivamente punti 11 e 10), seguiti da re, donna, fante (punti 4, 3, 2), 7, 6, 5, 4, 2 (punti 0), e un numero di giocatori da 2 a 4 (due coppie). Distribuite 3 carte a testa, si scopre la carta immediatamente successiva che determina il seme dominante o briscola. La presa di ogni mano va alla briscola più alta o, in assenza di briscole, alla carta più alta dello stesso seme giocato dal primo giocatore. Dopo ogni presa i giocatori attingono una carta dal tallone; ogni serie di mani si conclude quando il giocatore o la coppia vincente raggiunge i 61 punti e ogni partita si compone di 3 serie di mani.

2) Ciascuna carta del seme prescelto all'inizio del gioco: prendere con una briscola. In tal senso il dim. briscolina indica una carta bassa del seme e l'accr. briscolóna o briscolóne una carta alta (asso o tre). Fig., valere quanto il due di briscola, non valere niente; l'asso di briscola, il personaggio più influente.

3) Fig. scherzosamente, bastonata, legnata. Anche come escl. di ammirazione o disappunto: briscola, che vino!

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