bravo

Indice

agg. e sm. [sec. XIII; forse latino *bravus derivato da bravīum, dal greco brabêion, premio del combattimento].

1) Agg., capace, abile, esperto: un bravo medico, scrittore, meccanico, sarto; è molto bravo nell'organizzare viaggi; è bravo a scuola, riesce bene, per naturale disposizione o per applicazione; è sempre stato bravo in fisica; in tal senso anche il dim. bravino, abbastanza bravo, discreto. In particolare loc.: chi lo capisce, chi ci riesce è bravo, per indicare cosa molto difficile da capire o fare; alla brava, con rapidità e decisione, senza perder tempo. Come espressione di plauso e lode, specialmente a teatro: bravo! bis! Anche con senso iron.: bravo, sei riuscito a romperlo!; bravo furbo, ti sei fatto imbrogliare!

2) Buono, onesto, dabbene: è un bravo bambino, buono, obbediente; mentre non ci sono, fa' il bravo, comportati bene; sii bravo, fammi questo favore, sii gentile; da bravo, accompagnami a casa; è una brava ragazza, un bravo uomo. In formule ant. di cortesia con cui ci si rivolgeva a uno sconosciuto (usate solo in senso scherzoso): bravo uomo, è questa la strada per il duomo?

3) Familiare riferito a cose come rafforzativo: si fece il suo bravo sonnellino quotidiano; se fa così, avrà i suoi bravi motivi.

4) Ant. o lett., coraggioso, ardimentoso: “un corpo di soldati bravi quanto la morte” (Parini); comune solo nella loc. fare il bravo, lo spavaldo, lo spaccone; per estensione: alla brava, con spavalderia, con voluta trasandatezza; notte brava, dedita a imprese teppistiche o comunque rocambolesche.

5) Ant., non addomesticato, selvatico (di animali); aspro, selvaggio (di luoghi).

6) Sm., sgherro assoldato dai signorotti di un tempo per proteggerne la vita e gli interessi o per eseguirne gli ordini e i progetti.

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