bruciare

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v. tr. e intr. (ind. pr. brùcio) [sec. XIII; latino volg. brusiare, di etimologia incerta].

1) Tr., consumare, distruggere, rovinare, deteriorare col fuoco o, per estensione, con altro mezzo: bruciare la legna nel camino; bruciare una lettera compromettente; bruciare un abito col ferro da stiro; bruciare una ferita, un porro, cauterizzare. Per estensione, cuocere troppo un cibo, fino a farlo quasi seccare o carbonizzare: bruciare l'arrosto, una torta. Talvolta l'agente che provoca l'effetto è usato direttamente in funzione di soggetto: il fuoco ha bruciato la capanna; anche in sensi estensivi: la varechina brucia le stoffe, le corrode; il sole ha bruciato l'erba, l'ha seccata, inaridita; per analogia anche di agenti non calorifici: la gelata improvvisa ha bruciato i germogli. Rifl., prodursi un'ustione, una scottatura: se ti avvicini troppo alla fiamma, ti brucerai. Più spesso usato con la particella pronominale indiretta, seguito dal compl. oggetto che specifica la parte colpita: bruciarsi un dito; la farfalla si bruciò le ali al calore della lampada; anche fig.: non rischiare troppo o ti brucerai le ali, ne avrai danno; bruciarsi le cervella, spararsi alla testa.

2) Fig., consumare, rovinare, sprecare: bruciare le proprie energie in un lavoro inutile; bruciare un uomo politico, comprometterne definitivamente la carriera coinvolgendolo in scandali o in problemi insolubili; bruciare la propria vita, esaurirla in una rapida successione di esperienze; bruciare un avversario, batterlo nettamente o anche superarlo all'ultimo momento con un estremo sforzo; bruciare i ponti, rompere le relazioni; bruciare le tappe, procedere in tutta fretta. Anche rifl.: era un buon artista, ma si è bruciato per arrivismo.

3) Intr., essere in fiamme, ardere: la legna brucia ancora; la casa bruciava da un'ora. Fig., provare un'intensa sensazione: bruciare dalla sete, dalla passione.

4) Essere assai caldo, scottare: la minestra brucia; attento, la padella brucia; questo bambino brucia, ha la febbre; fig.: gli brucia la terra sotto i piedi, riferito a chi è impaziente o ha fretta di andarsene. Per estensione, detto di parti del corpo in preda a una sensazione di forte calore o irritazione: sento bruciare la gola; mi bruciano gli occhi; gli bruciavano le spalle, specialmente per scottature solari. Anche in senso fig., ferire, offendere: le sue parole mi bruciano ancora.

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