calabróne

sm. [sec. XIV; latino crabro-ōnis].

1) Insetto imenottero (Vespa crabro) appartenente alla famiglia Vespidi. Di dimensioni assai cospicue, il calabrone è, fra tutti gli imenotteri nostrani, quello capace della puntura più dolorosa e pericolosa per l'uomo. Costruisce grandi nidi (sino a 30 cm di lunghezza contenenti poche migliaia di individui) situandoli assai spesso nel cavo di un vecchio albero. Tutti i componenti la società, fatta eccezione per alcune femmine fecondate, muoiono in autunno; in primavera le regine iniziano la costruzione del nido e la deposizione delle uova. Accanto a questa specie, ampiamente distribuita in Europa e in Asia, ve n'è un'altra assai simile (Vespa orientalis), tipica dei Paesi mediterranei.

2) In senso fig., corteggiatore insistente; più in genere, persona molesta e importuna.