callipìgia

agg. e sf. [dal greco kallípygos, da kállos, bellezza+pygḗ, natica]. Che ha belle natiche, attributo di Afrodite da una statua venerata a Siracusa, forse da identificarsi con la Venere Landolina del Museo Archeologico di Siracusa, copia romana di un originale ellenistico del sec. II a. C. Per estensione, scherzoso, riferito a donne piacenti e formose.

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