calmatura

sf. (anche calmàggio, sm.) [sec. XX; da calmare]. Operazione metallurgica, eseguita in genere nella secchia di colata, nel corso della quale si provoca l'eliminazione molto spinta dei gas (principalmente dell'ossigeno) disciolti nel bagno, che provocherebbero un'eccessiva effervescenza. La calmatura del bagno liquido di acciaio si realizza aggiungendo una certa quantità di sostanze (calmanti) disossidanti (per esempio Al, Si, Mn) che, avendo una forte affinità per l'ossigeno, ne determinano l'eliminazione dal bagno. L'acciaio calmato mostra una migliore tenacità rispetto agli acciai effervescenti e semicalmati, avendo temperature di transizione più basse. La calmatura è sempre eseguita per gli acciai di qualità, per gli acciai legati e in particolare per gli acciai per getti.

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