calzare (verbo)
Indicev. tr. e intr. [sec. XII; latino calceāre, da calcĕus, scarpa].
1) Tr., mettersi addosso, infilare indumenti che aderiscono a singole parti del corpo, come scarpe, calze, guanti, cappelli e simili: “calzò calzini di lana bigia e rossa” (Moravia); per estensione, avere, portare addosso: calzava quasi sempre scarpe di moda. Fig., lett.: calzare il socco, il coturno, scrivere o recitare commedie, tragedie.
2) Fornire, provvedere qualcuno di calzature (riferito particolarmente al calzolaio o al negoziante che serve clienti abituali): “La fece vestire e calzare ” (Boccaccio); un artigiano che calza tutto il rione. Puntellare, mantenere in equilibrio con zeppe e sostegni; rincalzare.
3) Intr., aderire adeguatamente, adattarsi perfettamente al corpo (detto specialmente di indumenti): quei pantaloni ti calzano a pennello. Fig., convenire, essere adatto, appropriato: la tua obiezione non calza; “il titolo... gli calza egregiamente” (Cesarotti).