camma

(rar. cama), sf. [sec. XIX; dal francese came, risalente all'olandese kamm, propr. pettine]. Elemento meccanico di adatto profilo che, ruotando attorno a un asse, provoca spostamenti prestabiliti di un organo a esso appoggiato (punteria o bilanciere) "Vedi schemi vol. V, pag. 271" . "Per gli schemi di camma vedi il lemma del 5° volume." Le camme, usate generalmente per comandare l'esecuzione automatica di un certo numero di operazioni in sequenza programmata, si dividono essenzialmente in camme a disco e camme a tamburo, quest'ultime più note come bocciolo. Le camme a disco sono costituite da ruote con profilo adeguato, la cui rotazione comanda il movimento dell'organo condotto con legge dipendente dal profilo del bordo della camma e dalla sua velocità di rotazione. Le camme possono agire direttamente sugli organi da comandare, ma solitamente i loro spostamenti sono amplificati con adatti sistemi o vengono trasformati in segnali di diversa natura, per esempio elettrica. Spesso più camme vengono montate sullo stesso albero (albero a camme) per comandare contemporaneamente più organi; in questo caso è di estrema importanza la regolazione della posizione angolare relativa di ciascuna camma rispetto alle altre per ottenere l'esatto intervallo di tempo tra le successive operazioni; la più comune realizzazione di una serie di camme accoppiate si ha nel comando delle valvole di aspirazione e di scarico nei motori a scoppio.

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