caricare

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(antico carcare), v. tr. (ind. pr. càrico-chi) [sec. XIII; latino tardo carricāre, da carrus, carro].

1) Porre e sistemare su un veicolo, un animale o una persona una data quantità di roba da trasportare: caricare un autotreno, una barca; caricare il mulo di fieno; caricarsi un sacco sulle spalle. Talvolta riferito al mezzo stesso che trasporta, ricevere, portare un certo carico: è passato un camion che caricava ghiaia; l'aereo può caricare ottanta passeggeri.

2) Riempire: caricare il bagagliaio dell'automobile. Quindi, specialmente nell'uso comune, disporre in quantità eccessiva, gravare di un peso esagerato, sovraccaricare: caricare la mensola di soprammobili; caricare lo stomaco di cibo; fig., colmare, opprimere: caricarequalcuno di doni, di gentilezze, di insulti, di lavoro, di tasse. Rifl., riempirsi di solito esageratamente, colmarsi: caricarsi di dolci, di impegni.

3) Aumentare la quantità o l'intensità di qualche cosa, accentuare, calcare: caricare i colori, renderli più marcati; anche fig.: caricare la dose, esagerare in un certo atteggiamento; caricare le tinte, descrivere con enfatica esagerazione; in particolare, fare la caricatura di qualcuno o qualche cosa. Nell'uso marinaro, dare la maggior forza possibile a una manovra, tendere al massimo: caricare le scotte.

4) Fornire a un congegno, impianto, arma da fuoco, ecc., la carica necessaria a farli funzionare: caricare la stufa; caricare la macchina fotografica, inserirvi la pellicola; caricare la pistola, introdurvi il proiettile; mettere in tensione la molla di un dispositivo: caricare la pendola. Rifl. specialmente fig., raccogliere le proprie energie fisiche o psichiche in vista di una prova particolarmente impegnativa: caricarsi per l'esame; devi caricarti prima della corsa.

5) In varie lavorazioni tecniche, conferire la carica a un prodotto: caricare il cotone.

6) In senso militare e sportivo, compiere una carica. Per estensione, aggredire, lanciarsi contro con impeto: la polizia ha caricato i manifestanti.

7) Per estensione: caricare un programma, portare nella memoria principale dell'elaboratore la sequenza di istruzioni e dati, codificati nel linguaggio macchina, in cui è stato compilato il programma. Durante il caricamento, tutti i riferimenti alla memoria espressi come spostamenti da un indirizzo di partenza contenuti nel codice compilato (detto anche codice oggetto) vengono risolti in indirizzi assoluti in funzione dell'indirizzo di memoria in cui viene posta la prima istruzione del programma. Il codice caricato deve poi essere “linkato”, cioè vanno risolti tutti i riferimenti a programmi o sottoprogrammi contenuti nel codice. Il risultato delle operazioni di caricamento e collegamento a moduli esterni viene detto codice eseguibile.