cerebrosidi

sm. pl. [sec. XX; da cerebro-, sul modello dell'inglese cerebrosides]. Lipidi complessi di origine animale costituiti da sfingosina, da un acido grasso (acido lignocerico, acido idrossilignocerico o cerebronico, acido nervonico, ecc.) e da uno zucchero a sei atomi di carbonio rappresentato in genere dal galattosio (cerebrogalattosidi), più raramente dal glucosio (cerebroglucosidi). Allo stato puro i cerebrosidi si presentano come polveri bianche oppure giallastre, amorfe o cristalline, insolubili in acqua, etere, acetone, solubili a caldo in alcol. I cerebrosidi sono presenti in elevata concentrazione nella sostanza nervosa bianca e grigia del cervello e in piccole quantità in altri organi e strutture (cuore, rene, surrenali, polmoni, globuli rossi, leucociti, spermatozoi, ecc.). Nei tegumenti di certi vermi parassiti (per esempio tenie) i cerebrosidi sono contenuti sotto forma di complessi lipoproteici (proteolipidi) dotati di grande resistenza all'azione degli enzimi proteolitici, quali per esempio i fermenti dei succhi intestinali.

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