cicógna

Indice

Lessico

[sec. XIII; latino ciconía].

1) Nome comune di varie specie di Uccelli Ciconiformi della famiglia dei Ciconidi appartenenti a diversi generi, in particolare Ciconia. Per influsso delle leggende nordiche, la cicogna è ora anche in Italia considerata come il simbolo della maternità: la cicogna ti porterà un fratellino. In araldica, è posta negli scudi in diverse posizioni e si riconosce sempre per lo smalto del becco, che è rosso, e dal serpente che vi stringe.

2) Al pl., sottordine (Ciconiae) di Uccelli dell'ordine dei Ciconiformi. Comprende le famiglie Scopidi, Ciconidi e Treschiornitidi.

3) Denominazione comune del monoplano ad ala alta Fieseler FI 156 “Storch” da collegamento, realizzato nel 1937 dalla ditta tedesca Fieseler. Caratterizzato da eccezionali capacità di volo lento e decollo/atterraggio corti, divenne celebre per l'ardita liberazione di B. Mussolini dalla sua prigione sul Gran Sasso. Per estensione, qualsiasi velivolo di caratteristiche analoghe.

4) Lama o staffa in piattina metallica fissata ai correnti del tetto e foggiata in modo tale da sostenere il canale di gronda. Può essere realizzata in ferro battuto e arricchita da motivi ornamentali.

Zoologia

La specie più nota è certamente la cicogna bianca (Ciconia ciconia), caratterizzata da un piumaggio bianco, con la sola eccezione delle remiganti che sono nere; rossi sono invece il becco, robusto e aguzzo, e le zampe. La cicogna, che raggiunge una lunghezza di oltre 1 m e un'aperura alare di 165 cm, vive preferibilmente in prossimità di zone acquitrinose e di raccolte d'acqua, ma la si può osservare in un gran numero di ambienti, specialmente durante la migrazione; nelle acque poco profonde e sui prati umidi va a caccia di anfibi, rettili, piccoli mammiferi, pesci, invertebrati. La cicogna vola con colpi d'ala lenti e potenti, portandosi anche a notevole altezza; in volo il collo viene mantenuto disteso in avanti. Il nido è costruito su alberi, tralicci, comignoli o sul tetto di una casa, tanto dai maschi quanto dalle femmine; le uova, in numero di 3 o 4, vengono deposte in primavera; le coppie sono stabili, e lo stesso nido è utilizzato dalla stessa coppia per molti anni e può diventare enorme, dal momento che ogni anno viene ingrandito e rafforzato. Specialmente durante il periodo riproduttivo la cicogna emette, sbattendo il lungo becco, un forte suono di nacchere. La cicogna è propria dell'Europa e dell'Asia centrale, da dove si spinge verso il sud, al sopraggiungere dell'inverno. Nel bacino del Mediterraneo è molto comune, ma è diventata rara in alcuni paesi (come l'Italia), a causa della caccia; è comunque in ripresa numerica, grazie a numerose iniziative di tutela e allevamento a scopo di rilascio. Di aspetto simile è la cicogna nera (Ciconia nigra), che si distingue per il piumaggio, nero con riflessi metallici, fatta eccezione per le parti inferiori del corpo, che sono bianche. Assai più diffidente della bianca, la nera vive e nidifica sempre in zone paludose e alberate, ma lontano dall'uomo. Altre specie note sono la cicogna indiana (Xenorhynchus asiaticus), di grandi dimensioni, con becco nero e piumaggio bianco e nero, la cicogna maguari (Ciconia maguari) dell'America meridionale e la cicogna dal collo lanoso (Ciconia episcopus), africana e asiatica, il cui aspetto e le cui abitudini di vita non differiscono sensibilmente da quelli della cicogna bianca. Con il nome di cicogna dal becco a sella è anche nota la mitteria del Senegal. Altre specie africane sono la cicogna dal becco aperto (Anastomus lamelligerus), così detta perché i due rami del becco, ricurvi, non si chiudono completamente nella parte centrale, e la cicogna dal becco giallo o tantalo (Mycteria ibis), di aspetto e dimensioni simili alla cicogna bianca, ma con becco giallo leggermente ricurvo verso il basso e faccia nuda, di colore rosso. Con il nome di cicogna di Abdim è noto un uccello ciconiforme (Ciconia abdimii) della famiglia dei Ciconidi. Ha un aspetto generale simile a quello di una cicogna nera, dalla quale per altro si distingue per le dimensioni minori (76 cm di lunghezza totale) e per la colorazione del piumaggio, che è bianco sul dorso e sul ventre, nero a riflessi metallici verdi o rossastri in corrispondenza della testa, del collo e delle copritrici delle ali. Gregario, si rinviene in buona parte dell'Africa, dove frequenta le zone umide ed erbose; si nutre di insetti, rettili, anfibi e micromammiferi.

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