clóne

sm. [sec. XX; dal greco klon klōnós, ramoscello, germoglio]. Insieme di individui omogenei dal punto di vista ereditario, provenienti da un unico capostipite riprodottosi per via agamica o per partenogenesi o, negli ermafroditi, per autofecondazione; anche un ceppo di cellule trasformate ottenuto con la tecnica di clonazione genica. Tipico esempio di clone è rappresentato dalle colonie batteriche, generate da un singolo individuo per divisione cellulare; la bassa frequenza di variazione genetica di questi organismi consente il loro utilizzo nell'ambito delle biotecnologie. Lo studio dei cloni è particolarmente importante per sondare il fenomeno della variabilità genetica.

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