collètta o collétta

Indice

Lessico

sf. [sec. XIV; dal latino collecta, pp. f. di colligĕre, raccogliere].

1) Raccolta; in particolare, raccolta volontaria di danaro o di altri beni effettuata tra i fedeli di una chiesa o tra i membri di altra comunità a favore della comunità stessa. Nel Medioevo vennero dette collectae talune raccolte periodiche o straordinarie aventi carattere di tributo obbligatorio allo Stato o alla Chiesa. Per l'accezione in etnologia, vedi raccolta.

2) Nel linguaggio marinaro, caricare a colletta, raccogliere a bordo di una nave partite di merci varie, di proprietari diversi e destinate a porti differenti.

3) Soluzione saponosa, ricca di alcali, che durante la cottura del sapone si deposita sul fondo della caldaia.

Religione

In origine la colletta era il luogo del convegno liturgico; dal sec. IV designò l'orazione della messa che veniva cantata o letta in Quaresima. Nel sec. IX divenne la prima delle orazioni della messa che esprimeva le aspirazioni in genere della Chiesa ed era così chiamata dalle colletta di questua che si facevano in chiesa. Con la riduzione a un'unica orazione (1969), secondo la più antica consuetudine romana, la c. è la preghiera che si recita nella messa immediatamente prima delle letture sacre.

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